L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente trasformando la società e l’economia svizzera. Con l’adozione di sistemi sempre più sofisticati, emergono nuove sfide legate alla trasparenza, alla tracciabilità e alla tutela dei diritti fondamentali.
L’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ha pubblicato sul suo sito, l’8 maggio 2025, un aggiornamento sulla sua posizione in materia di IA e privacy.
Dal 1° settembre 2023, la Legge federale sulla protezione dei dati (LPD) è pienamente applicabile anche ai trattamenti automatizzati basati su IA. L’IFPDT ha già sottolineato che l’attuale normativa offre già un quadro giuridico adeguato per garantire la protezione dei dati personali anche in ambito IA.
Parallelamente, il Consiglio federale ha avviato un processo per definire un approccio normativo specifico sull’IA. Il 22 novembre 2023, infatti, ha incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di elaborare una panoramica dei possibili approcci regolatori. Questa panoramica è stata presentata il 12 febbraio 2025, delineando una strategia che mira a rafforzare l’innovazione, salvaguardare i diritti fondamentali e consolidare la fiducia del pubblico nell’IA.
L’approccio svizzero prevede l’integrazione della Convenzione sull’IA del Consiglio d’Europa nel diritto nazionale. Le modifiche legislative saranno specifiche per settore, limitando la regolamentazione generale alle aree cruciali per i diritti fondamentali, come la protezione dei dati. Oltre alla legislazione, si stanno sviluppando misure giuridicamente non vincolanti, come accordi di autodichiarazione e soluzioni industriali, per garantire un’applicazione flessibile e adattabile delle normative.
Quali sono i prossimi step normativi?
Entro la fine del 2026, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), in collaborazione con il DATEC e il DFAE, dovrà preparare un progetto di consultazione per attuare la Convenzione sull’IA, definendo le misure giuridiche necessarie nei settori della trasparenza, protezione dei dati, non discriminazione e supervisione.
La Svizzera si impegna anche a partecipare attivamente alla governance internazionale dell’IA, contribuendo all’elaborazione di standard e norme globali che riflettano i propri valori e interessi. Questo impegno si inserisce nella Strategia Svizzera digitale 2025, che identifica l’IA come uno dei temi centrali, insieme alla sicurezza dell’informazione e all’adozione di soluzioni open source nell’Amministrazione federale.
In conclusione, la Svizzera sta adottando un approccio equilibrato all’IA, che combina l’applicazione delle normative esistenti con lo sviluppo di nuove strategie regolatorie. Questo approccio mira a garantire che l’innovazione tecnologica proceda in armonia con la protezione dei diritti fondamentali e la fiducia del pubblico.
Cosa possono fare oggi le aziende svizzere?
In attesa della futura regolamentazione specifica, le organizzazioni che sviluppano o utilizzano IA possono già adottare alcune buone pratiche:
- Applicare la LPD in modo esteso anche ai trattamenti basati su IA, assicurando trasparenza, minimizzazione dei dati e sicurezza.
- Condurre valutazioni d’impatto (DPIA) nei casi di trattamenti automatizzati ad alto rischio.
- Fornire informative chiare e comprensibili sul funzionamento degli algoritmi e sui diritti degli interessati.
- Monitorare l’evoluzione normativa e le iniziative del Consiglio federale per adeguarsi tempestivamente.
- Promuovere una cultura interna responsabile sull’uso dell’IA, attraverso formazione e linee guida etiche.
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