L’Amministrazione federale Svizzera introdurrà Microsoft 365 come nuova versione di Office per sostituire la vecchia versione che sta raggiungendo la fine del suo ciclo di vita e non sarà più supportata da Microsoft nel 2026.
I chiarimenti giuridici, organizzativi e tecnici hanno dimostrato che Microsoft 365 può essere introdotto nell’amministrazione federale; i documenti di base pertinenti, come l’analisi delle basi legali, sono disponibili al pubblico sul sito Internet della Cancelleria federale stessa.
La decisione è interessante, soprattutto in considerazione dell’invalidazione del Privacy Shield da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea e della sospensione dell’accordo Swiss-US Privacy Shield imposta dall’IFPDT.
È comprensibile che l’Amministrazione federale Svizzera abbia deciso di adottare misure di protezione tecniche e organizzative per prevenire l’accesso da parte di terzi ai dati, nonché di mantenere i dati degli utenti su territorio elvetico. Inoltre, l’attenzione posta sul fatto che gli utenti non saranno autorizzati a memorizzare dati particolarmente sensibili o documenti riservati nel cloud di Microsoft è una misura di protezione importante.
È anche interessante notare che la decisione della Cancelleria federale svizzera di introdurre Microsoft 365 arriva dopo la richiesta di giugno 2022 dell’IFPDT alla Suva di rivalutare la esternalizzazione di dati personali in un cloud gestito dal gruppo statunitense Microsoft e di preferire una soluzione su data center federali e presso uffici federali (“on-premises”).
Ciò dimostra l’importanza della valutazione della sicurezza dei dati e dell’adozione di misure di protezione appropriate nell’era digitale e a pochi mesi dell’entrata in vigore della nLPD a cui si dovranno adeguare le aziende private e gli organi federali.
Articolo a cura di Matteo Colombo | Direttore di Privacy Desk Suisse
